1 ottobre 1851 (un passo della lettera n° 53)
"Abbiamo appena pranzato, Austin, ho così tanta voglia di scrivere che ometto la digestione, e il risultato sarà probabilmente una dispepsia. Ho voglia di vederti più di quanta ne avevo prima - avrei scritto di nuovo, prima di ricevere la tua lettera, ma pensavo che potesse esserci qualcosa che mi avrebbe fatto piacere dirti, o che se tu mi avessi fatto qualche domanda avrei voluto risponderti. Ho ricevuto ieri ciò che avevi scritto, più o meno alle 2 e mezza. Il babbo l'ha portata a quell'ora, e ha aspettato che gliela leggessi io - ho frettolosamente passato in rassegna il contenuto - eliminando tutte le parti sospette, e poi ho iniziato con tutta innocenza e semplicità. Ho avuto il "batticuore" finché non ho superato sana e salva un'osservazione che riguardava Martha, e il mio cuore gagliardo non fu tale fino alla fine della manoscritto. L'allusione all'uva di Dick Cowles, seguita dal sarcasmo sui pomodori di Mr Adams, ha molto divertito il babbo. Ne è rimasto molto colpito, tanto pensava fosse divertente. Anche per l'intimazione riguardante le tasse del college, il babbo ha colto l'occasione per dire che era "molto caratteristica".
Dici che non dobbiamo prenderci il disturbo di mandarti la frutta, e di non darci pensiero per il tuo vestiario. Vorrei che tu non avessi detto questo genere di cose. Mi fanno venir voglia di piangere. Se ci avessi solo canzonato per questo, e dichiarato che volevi averla, non mi sarei preoccupata così tanto se non trovavamo modo di mandartene, ma tu rinunci così di buon grado al tuo diritto di primogenitura sull'uva porporina, e non dici nemmeno una sillaba perfino sulle pesche che stanno per finire, che riesco a malapena ad assaggiare la prima o a bere il succo delle seconde. Sono così belle Austin - ne abbiamo una tale abbondanza "mentre tu muori di fame".
Spero che a qualcuno venga in mente di andare prima che le nostre pesche siano del tutto andate. Il mondo è pieno di gente che viaggia dappertutto, finché non ti occorre di affidargli una commissione, e allora con le buone o le cattive non si riesce a trovare un viaggiatore, che per amore o per denaro possa essere indotto ad andare e portare l'obbrobrioso pacchetto! Siamo in un'epoca molto egoista, non c'è altro da dire! Il signor negoziante Sweetser si era "quasi persuaso" ad andare, ma credo che abbia rimandato "fino a una stagione più conveniente", così per mostrare la mia disapprovazione, non comprerò più guanti nel negozio di Mr. Sweetser! Non credi che sarà molto irritante vedermi passare davanti alle sue merci, e comprare da Mr Kellogg? Non credo che tornerò indietro anche se dovesse rimangiarsi la sua decisione, e decidere di partire domani, perché è il "principio" di deludere la gente, che disapprovo!
Non devi arrenderti, può ancora succedere che ne avrai qualcuna, può essere che passi dalle tue parti qualche angelo buono, al quale poter affidare un discreto fagottino - le pesche sono molto grosse - da un lato una guancia rosata, e dall'altro una dorata, e quella peculiare veste di velluto e lanugine, che rende una pesca così bella. Anche l'uva è eccellente, succosa, e così porporina - mi figuro che gli abiti dei re non abbiano una tinta più regale. Il vigneto sembra un regno, con grappoli maturi e rotondi a mo' di re, e bocche affamate a mo' di sudditi - il primo esempio a memoria d'uomo di sudditi che divorano i re! Avrai qualche grappolo caro Austin, dovessi venire a piedi a portartelo."
Dalla lettera traspare la complicità che Emily ha col fratello Austin e la nostalgia che prova a causa della sua lontananza.
Con tanto affetto e impegno cerca sempre il modo di mandare qualche fagottino al fratello per fargli sentire "i colori, i profumi e i sapori di casa".