lunedì 31 ottobre 2011

Emily Dickinson - 1 ottobre 1851



1 ottobre 1851 (un passo della lettera n° 53)


"Abbiamo appena pranzato, Austin, ho così tanta voglia di scrivere che ometto la digestione, e il risultato sarà probabilmente una dispepsia. Ho voglia di vederti più di quanta ne avevo prima - avrei scritto di nuovo, prima di ricevere la tua lettera, ma pensavo che potesse esserci qualcosa che mi avrebbe fatto piacere dirti, o che se tu mi avessi fatto qualche domanda avrei voluto risponderti. Ho ricevuto ieri ciò che avevi scritto, più o meno alle 2 e mezza. Il babbo l'ha portata a quell'ora, e ha aspettato che gliela leggessi io - ho frettolosamente passato in rassegna il contenuto - eliminando tutte le parti sospette, e poi ho iniziato con tutta innocenza e semplicità. Ho avuto il "batticuore" finché non ho superato sana e salva un'osservazione che riguardava Martha, e il mio cuore gagliardo non fu tale fino alla fine della manoscritto. L'allusione all'uva di Dick Cowles, seguita dal sarcasmo sui pomodori di Mr Adams, ha molto divertito il babbo. Ne è rimasto molto colpito, tanto pensava fosse divertente. Anche per l'intimazione riguardante le tasse del college, il babbo ha colto l'occasione per dire che era "molto caratteristica".
Dici che non dobbiamo prenderci il disturbo di mandarti la frutta, e di non darci pensiero per il tuo vestiario. Vorrei che tu non avessi detto questo genere di cose. Mi fanno venir voglia di piangere. Se ci avessi solo
canzonato per questo, e dichiarato che volevi averla, non mi sarei preoccupata così tanto se non trovavamo modo di mandartene, ma tu rinunci così di buon grado al tuo diritto di primogenitura sull'uva porporina, e non dici nemmeno una sillaba perfino sulle pesche che stanno per finire, che riesco a malapena ad assaggiare la prima o a bere il succo delle seconde. Sono così belle Austin - ne abbiamo una tale abbondanza "mentre tu muori di fame".
Spero che a qualcuno venga in mente di andare prima che le nostre pesche siano del tutto andate. Il mondo è pieno di gente che viaggia
dappertutto, finché non ti occorre di affidargli una commissione, e allora con le buone o le cattive non si riesce a trovare un viaggiatore, che per amore o per denaro possa essere indotto ad andare e portare l'obbrobrioso pacchetto! Siamo in un'epoca molto egoista, non c'è altro da dire! Il signor negoziante Sweetser si era "quasi persuaso" ad andare, ma credo che abbia rimandato "fino a una stagione più conveniente", così per mostrare la mia disapprovazione, non comprerò più guanti nel negozio di Mr. Sweetser! Non credi che sarà molto irritante vedermi passare davanti alle sue merci, e comprare da Mr Kellogg? Non credo che tornerò indietro anche se dovesse rimangiarsi la sua decisione, e decidere di partire domani, perché è il "principio" di deludere la gente, che disapprovo!
Non devi arrenderti, può
ancora succedere che ne avrai qualcuna, può essere che passi dalle tue parti qualche angelo buono, al quale poter affidare un discreto fagottino - le pesche sono molto grosse - da un lato una guancia rosata, e dall'altro una dorata, e quella peculiare veste di velluto e lanugine, che rende una pesca così bella. Anche l'uva è eccellente, succosa, e così porporina - mi figuro che gli abiti dei re non abbiano una tinta più regale. Il vigneto sembra un regno, con grappoli maturi e rotondi a mo' di re, e bocche affamate a mo' di sudditi - il primo esempio a memoria d'uomo di sudditi che divorano i re! Avrai qualche grappolo caro Austin, dovessi venire a piedi a portartelo." 
  

Dalla lettera traspare la complicità che Emily ha col fratello Austin e la nostalgia che prova a causa della sua lontananza
Con tanto affetto e impegno cerca sempre il modo di mandare qualche fagottino al fratello per fargli sentire "i colori, i profumi e i sapori di casa".

domenica 30 ottobre 2011

Il giardino dei ricordi - Hore Rachel



Lamorna Cove, una piccola, incontaminata baia in Cornovaglia, nel secolo scorso era il ritrovo di una colonia di artisti. Oggi, Mei spera che possa essere il luogo per sfuggire al dolore della morte della madre e per riprendersi dalla fine della sua storia d'amore. Affitta un cottage nella suggestiva tenuta di Merryn Hall, dove dopo qualche giorno arriva Patrick, il nipote del vecchio proprietario, anche lui reduce dal fallimento di una relazione sentimentale. I due iniziano insieme una lunga opera di ricostruzione del giardino della villa per riportarlo all'antico splendore e, contemporaneamente, indagano sull'identità dell'artista di alcuni quadri ritrovati da Mei. Scopriranno così a poco a poco la vicenda di Pearl, una delle cameriere di Merryn Hall all'inizio del novecento, divenuta l'amante del nipote del proprietario ma allontanata una volta rimasta incinta. Mei e Patrick si avvicinano sempre più fino a innamorarsi, ma la completa felicità sembra irraggiungibile... 


Trama molto interessante!! 

Eugenio Montale - Felicità raggiunta


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case


La felicità raggiunta è fragile e labile come un lume incerto che vacilla, come una lastra di ghiaccio che sta per rompersi. Se illumina a volte le anime tristi, presto se ne va, come il pallone che aveva fatto felice il bambino e ora fugge via, lasciandolo in un pianto inconsolabile.
Questa poesia mi piace molto anche se è triste... 

Emily Dickinson - ottobre 1880


 ottobre 1880 (lettera n°671)

Caro Cugino -
Il dolce Libro mi ha trovato sul Cuscino, dove ero costretta a stare altrimenti ti avrei ringraziato immediatamente -
La piccola Creatura dev'essere stata inestimabile - Tua, e non Tua, che sacralità -
Forse è venuta per mostrarti l'Immortalità - Il suo piccolo volo così improvviso lo suggerisce -
Posso ricordarti ciò che disse Paolo, o tu non pensi ad altro, in queste Serate di Ottobre, senza la sua Culla da controllare? I piccoli Attrezzi della perdita hanno Labbra Affilate per trafiggerci - Spero che il Cielo sia caldo - ce ne sono così tanti Scalzi - spero che sia vicino - la piccola Viaggiatrice era così piccina - spero che non sia tanto diverso dalla Terra da farci sentire la mancanza di quella forma peculiare - lo Stampo di un Uccello -
    "E con quale Corpo verranno?" Dunque vengono, Gioisci! A quale Uscio - a che Ora - Presto - presto - Anima Mia! Illumina la Casa! "Corpo!" Dunque reale - un Volto - e Occhi - Per sapere che è il loro! - Paolo conobbe l'Uomo che conosceva la Nuova - Era passato da Betlemme - 
Con affetto per te e per la tua dolce sposa, in cui confidiamo "pur senza averla vista". 

Cugina Emily 

 
Emily scrive una lettera al cugino ringraziandolo del ricordino della sua figliola Margaret tragicamente scomparsa lasciando un profondo dolore a cui la poetessa partecipa esprimendo tanta tristezza e facendo delle riflessioni sull'immortalità dell'anima. Infine cita un passo della prima Lettera di San Paolo ai Corinzi.

Un pensiero di Madre Teresa


"Date a una persona amore e attenzioni. Il vostro radioso amore e la vostra radiosa gioia daranno a quella persona grande speranza."


E' importante donare agli altri il nostro sorriso e il nostro aiuto. Anche un piccolo gesto può essere importante per chi ha bisogno di speranze e di sentire che c'è qualcuno accanto su cui contare.

Vita privata di una sconosciuta - Saphiro Elena M.


Parigi. La scatola è nascosta in un cassetto. Per anni ha custodito frammenti di una vita lontana e ora aspetta solo di essere scoperta. Trevor Stratton, professore americano, la trova per puro caso. Al suo interno lettere, vecchie foto, pagine di diari, vari oggetti, tra cui spiccano un paio di guanti a rete. I guanti di una santa o di una peccatrice? Trevor non lo sa. Per ora sa solo che la donna che li indossava si chiamava Louise Brunet e viveva a Parigi tra le due guerre. La risposta alle altre domande è in quei frammenti, tra i loro profumi e segreti, tra le parole nascoste e quei ritratti color seppia. Trevor cerca di ricostruire la vita della donna sconosciuta. Dall'amore tenero e tragico per il cugino allo strano rapporto con il padre, da un matrimonio scandito dalla noia fino alla passione, per l'affascinante professore di francese, suo vicino di casa al numero 13 di Rue Thérèse. Ma più Trevor si immerge negli oggetti del passato e ripercorre i luoghi di Louise, più qualcosa di strano e misterioso inizia ad accadere nella vita del presente. Chi è veramente Josianne, la ragazza dai capelli rossi che sembra prevedere qualunque movimento di Stratton? Perché il professore si sente così attratto da lei? Che cosa sa veramente quella ragazza su Louise Brunet? Solo la scatola possiede la verità. Solo gli oggetti custodiscono una promessa e una speranza. E spetta a Trevor discernere tra realtà e finzione per far sì che il destino segua il suo corso. 
 
Bellissima trama!! amo le storie in cui si va alla ricerca di un'identità che si nasconde fra gli oggetti personali ritrovati a distanza di tempo... questo è un libro che leggerei in pochissimi giorni!! 

La voce dell'amicizia


Salutiamo con gioia
tutti i ragazzi che vivono
nel vasto mondo.

A tutti diciamo
di porgerci la mano
per formare insieme
un cerchio completo
che abbracci il mondo intero.

Sia che viviamo in terre vicine
oppure in terre tra loro lontane,
una sola è la nostra famiglia.

La voce dell'amicizia,
che ora facciamo sentire,
attraversa i continenti
e congiunge tutti i mari


Studente anonimo americano 


Bellissima poesia sull'amicizia tratta dal libro di letture della mia infanzia.

Autunno al mare


Venne l'autunno: si era levato il primo vento gagliardo.
Stracci di nuvole bige e sottili svolazzavano in fretta per il cielo. Il mare torbido e sconvolto era coperto di schiuma in lungo e in largo. Grandi ondate si avvicinavano con una calma inesorabile e paurosa, s'inchiodavano maestosamente formando una curva verdecupa, e si rovesciavano con fragore sulla sabbia.
La stagione era finita. Quella parte della spiaggia, che di solito era popolata dalla folla dei bagnanti, mentre ora una parte delle cabine era già demolita, sembrava, con pochi seggiolini di vimini rimasti, quasi morta e deserta.


T. Mann 
da "I Buddenbrook"
Mondadori

Mi piace il mare in autunno, a me da una sensazione piacevole e amo quel senso di solitudine avvolgente e confortante...

Giacomo Leopardi - A se stesso



Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera
E l'infinita vanità del tutto


 

In questa poesia Leopardi, riferendosi all'infelice amore per Fanny Targioni Tozzetti, esprime il crollo di ogni illusione e un bisogno estremo di riposo. Il poeta esorta sè stesso a non cadere più nell'illusione e a guardare in faccia e con coraggio la condizione umana in balia del potere misterioso e malvagio della natura e totalmente priva di senso.
Questa poesia mi piace particolarmente perchè qui la delusione non porta alla rassegnazione ma alla volontà di lottare con una orgogliosa coscienza di sè e della dignità umana.

Emily Dickinson - 5 ottobre 1851


5 ottobre 1851 (un passo della lettera n°54)

"Non so perché, caro Austin, pur non essendoci nulla da dire che possa interessarti, mi senta in qualche modo obbligata a non lasciarmi scappare nessuno che possa per caso avere a che fare con te.
Traggo molta soddisfazione dalla consapevolezza che nessuno può eludere la mia sorveglianza, né con qualsiasi mezzo sottrarsi a qualsivoglia borsa o fagotto che intenda mandarti - e poi, Austin, "quando la giornata è buia e tetra e il vento non è mai stanco",un tenue ricordo può essere di qualche vantaggio per ravvivare lo spirito. È una giornata così
oggi - nulla se non pioggia e rovesci, un rovescio dopo l'altro di pioggia fredda e battente. Sono a casa invece che alla riunione a causa del maltempo e della mia debole costituzione, che, ho assicurato ai genitori, oggi non mi avrebbe permesso di accompagnarli.
È la Domenica in Comunità, e ci staranno un bel po' - che piacevoli momenti avremo io e il gatto per divertirci! Giusto adesso il sole ha fatto capolino. Ti svelo che l'ho ricacciato dietro alla nuvola più alta, non ha il mio permesso di farsi rivedere fino a dopo la riunione,
allora potrà splendere quanto vuole, per quanto ce ne importi, a me e al gatto!"
 
Emily scrive al fratello lontano. E' sola in casa perchè la sua famiglia è andata all'adunanza domenicale e lei non sentendosi bene preferisce rimanere in casa a godersi la solitudine e la pioggia in compagna del gatto.
Manifesta una certa soddisfazione nel sapere di avere la certezza di poter controllare le persone che potrebbero incontrare il fratello e ha già pronte tutte le cose da mandargli.
Le sue parole evidenziano la freschezza dei suoi vent'anni; riesco ad immaginarla mentre ascolta la pioggia assorta nei suoi pensieri affettuosi per il fratello di cui sente molto la mancanza. 

giovedì 27 ottobre 2011

Un pensiero di Madre Teresa


"Noi non siamo canali, siamo strumenti. I canali non danno nulla di proprio, lasciano solo che l'acqua scorra attraverso di loro. Nel nostro agire noi siamo strumenti, matite nelle mani di Dio e Lui scrive in modo meraviglioso."


E' vero. Condivido questo pensiero. Non siamo stati creati da Dio per essere passivi, per essere semplici canali lasciando che la vita scorri davanti ai nostri occhi senza intervenire attivamente.
Noi siamo strumenti nelle mani di Dio e come matite scriviamo la nostra vita ogni giorno.

lunedì 24 ottobre 2011

La ladra della Primavera - Marina Fiorato


Firenze, 1482. L'affascinante cortigiana Luciana Vetra è furiosa: fare da modella per il grande pittore Sandro Botticelli doveva essere la sua grande occasione, invece lui non soltanto si è rifiutato di pagarla, ma dopo un violento litigio l'ha addirittura cacciata dal suo studio. Per vendicarsi dell'affronto, la giovane ruba uno dei disegni preparatori del dipinto - una grande tavola che avrà come titolo la Primavera - senza immaginare che quel gesto impulsivo e dettato dall'orgoglio le sconvolgerà la vita. Ben presto, infatti, Luciana si accorge di essere diventata l'obiettivo di un gruppo di uomini potenti e senza scrupoli, disposti a tutto - anche a uccidere - pur di recuperare il prezioso disegno. Disperata, la ragazza chiede asilo presso la basilica di Santa Croce e viene accolta da Guido, un novizio che, incantato dalla sua bellezza, decide di aiutarla a fuggire. Consapevoli che soltanto svelando il mistero del quadro avranno salva la vita, i due intraprendono allora un viaggio che li porterà da Napoli a Pisa, da Roma a Venezia, tra nobili e assassini, pericoli e agguati, complotti e tradimenti. E scopriranno che, nell'allegoria della Primavera, si nasconde un messaggio in codice che potrebbe cambiare il futuro dell'Italia... 


Adoro i romanzi storici e in particolare le storie sui messaggi in codice che un quadro può nascondere perchè amo l'arte e il mistero...un binomio irresistibile per me... questo libro lo acquisterò senza ombra di dubbio...

Poesie sugli Angeli - Emily Dickinson



Non posso essere sola,
mi viene a visitare
una schiera di ospiti,
non sono registrati,
non usano la chiave,
non han nè vesti, nè nomi,
né climi, né almanacchi,
proprio come gli gnomi,
messaggeri interiori
ne annunciano l'arrivo,
invece la partenza
non è annunciata, infatti
non sono mai partiti.



Emily Dickinson



Io so bene che dentro la mia stanza
c'è un amico invisibile,
non si rivela con qualche movimento
né parla per darmi una conferma.

Non c'è bisogno che io gli trovi posto:
è una cortesia più conveniente
l'ospitale intuizione

La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l'integrità di questa muta intesa.

Non non potrei mai stancarmi di lui:
sarebbe come se un atomo ad un tratto
si annoiasse di stare sempre insieme
agli innumerevoli elementi dello spazio.

Ignoro se visti anche altri,
se rimanga con loro oppure no.
Ma il mio istinto lo sa riconoscere:
il suo nome è Immortalità.



Emily Dickinson

Un albero generoso: il castagno


"Riconoscerlo non è difficile.
E' un albero grande, dalla chioma tondeggiante e dal fusto diritto, che può raggiungere i trenta metri di altezza e un diametro del tronco di oltre due metri.
Le foglie sono grandi e oblunghe-lanceolate, dal margine seghettato e dal bel colore verde lucido.
In inverno il castagno perde le foglie, che ricrescono a primavera.
Solo quando queste sono rigogliose ha luogo la fioritura, alla quale segue la crescita dei ricci che contengono le castagne, frutti nutrienti e prelibati.
Il castagno è un albero longevo, che può vivere centinaia e talvolta migliaia d'anni.
Ad esempio sull'Etna ancora vive il famoso Castagno dei Centocavalli, che misura ben cinquantatre metri di circonferenza e pare abbia più di quattromila anni di età.
Un tempo i castagneti erano un tesoro per i montanari. La farina di castagne costituiva la base dell'alimentazione di coloro che vivevano in montagna.
Il legno di castagno, durevole, resistente alle intemperie, ma facilmente lavorabile, con sentiva di costruire tutto, dai mobili agli infissi, alle architravi delle case, ai puntelli per le miniere, alle doghe per le botti. Ancor oggi il legno di castagno è quello usato per tutto ciò che deve resistere alle intemperie come i pali del telefono e le traversine delle ferrovie. Gli scarti, poi, danno legna da ardere e ottimo carbone."


A. Bardi

da "L'orsa"- ottobre 1988

Anche questo breve testo è tratto dal mio libro di letture della mia infanzia; qui l'autore mette in evidenza 
solo le caratteristiche oggettive dell'albero e il suo utilizzo senza comunicare il suo punto di vista o emozioni particolari.

Amata per caso - Stefano Zecchi


Questo libro racconta la storia di Malini, una bambina nata tra le aspre regioni del nord dell'India in una famiglia poverissima. Ha soltanto sette anni quando la madre decide di venderla per pochi soldi a un uomo che si rivela subito curioso e inquietante. Da quel momento ha inizio per la piccola un'imprevedibile odissea, scandita da avventure, colpi di scena e da situazioni di profonda commozione, fino a quando viene adottata da una famiglia italiana. A Milano la bambina si trova ad affrontare un mondo del tutto diverso dal suo, fatto di abitudini e doveri a lei sconosciuti. Diventa una ragazza dal carattere complicato ma dolcissimo, eternamente in bilico tra l'amore per i genitori adottivi e la nostalgia per il passato. 


Una notte di qualche anno fa mentre stavo viaggiando in pullman trovai per caso questo libro in vendita in una stazione di servizio e attratta dalla trama lo acquistai.
Iniziai subito a leggerlo e mi conquistò fin dalle prime pagine; ho sempre avuto una particolare attrazione per libri che trattano storie di adozioni e non dimenticherò mai le emozioni che mi ha regalato questo libro.

Primo autunno


Trasvolano le rondini
i mari e i deserti
a una dimora certa
lontana tendono,
all'orizzonte forse,
dove sempre il sole
cade di sera.


R. Scotellaro
da "E' fatto giorno"
Mondadori


 Un tocco, e dai versi emergono vive le rondini, tese a raggiungere regioni lontane.

Eleganze autunnali


Sono più miti le mattine.

E più scure diventano le noci.
Le bacche hanno un viso più rotondo,
La rosa non è più nella città.

L'acero indossa una sciarpa più gaia,
la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io per non essere da meno,
mi metterò un gioiello.

  
Emily Dickinson

Trovo molto bella questa personale visione dell'autunno di Emily Dickinson, la stagione si veste di nuovi colori e si mette in mostra come un gioiello...

lunedì 17 ottobre 2011

Un giorno mi troverai - Kim Edwards


 "Mi chiamo Lucy Jarrett. Prima di sapere della ragazza della finestra, prima di tornare a casa e imbattermi nei frammenti della sua storia e ricostruirla, vivevo in un villaggio sul mare in Giappone". Regione dei Finger Lakes, stato di New York. È una notte di luna piena. Lucy Jarrett è di fronte alle acque del lago. Le sembra ancora di vedere il padre nella sua ultima notte di vita, seduto nel giardino di casa, pochi istanti prima di salire su quella barca che l'avrebbe portato alla morte. Sono passati anni da allora, anni in cui Lucy ha cercato di dimenticare, senza mai riuscirci. Ma adesso, forse, è venuto il momento di scoprire la verità. Lucy è tornata a casa, dopo un lungo periodo all'estero. Nella grande tenuta in riva al lago tutto è come allora, i fiori di melo pallidi come le stelle e le stanze buie, rimaste sempre chiuse da quella notte sconvolgente. In casa, tra le vecchie cose di famiglia dimenticate da tutti, Lucy ritrova alcune lettere risalenti ai primi anni del secolo e un lenzuolo da bambino, con un ricamo di lune e fiori. Un motivo identico a quello delle preziose vetrate della chiesa del paese dove compare sempre una donna misteriosa, con in mano un mazzo di iris della stessa varietà che cresce nel giardino di Lucy. Chi è questa donna? E chi è Rose, colei che firma le lettere misteriose? Lucy deve scoprirlo a tutti i costi. È convinta che lì, nei frammenti della vita dimenticata delle due donne, e forse in quella di una bambina abbandonata, si nasconda un segreto terribile. 


Bella la trama di questo libro!!  lo scenario della storia si prospetta molto interessante...adoro le storie in cui vi sono indizi da decifrare che svelano retroscena di vite dimenticate...

Foglie e frutti d'autunno



"La foresta cambiò improvvisamente aspetto. Le foglie diventarono rosse o gialle o di un bel bruno dorato. Alcune erano così stravaganti da ricoprirsi di due o tre colori nello stesso tempo.
E tutte cominciarono a tremolare come se non ce la facessero più a restare attaccate al ramo.
Infatti, cadevano... ondeggiando nell'aria come grandi farfalle.
Se tirava vento venivano giù più numerose e volteggiavano e turbinavano in grandi mulinelli variopinti.
In breve il terreno fu ricoperto di un folto tappeto di foglie morte. Si sentivano scricchiolare ad ogni passo e ci si chiedeva dove mai fossero finiti l'erbetta verde e i dolci fiori della primavera.
Al loro posto spuntavano qua e là dei bei funghi dalle tinte vivaci e, molto spesso, dal gusto delizioso. La cosa pù bella di tutto quel cambiamento era tuttavia un'altra: sugli alberi e sui cespugli del sottobosco, là dove in primavera erano spuntati dei bei fiori, ora crescevano i frutti più saporiti: i dolcissimi frutti dell'acero, le nuove pigne dei pini sempreverdi, lebacche del nocciòlo, le noci e le castagne. Nella radura presso la diga c'erano arbusti carichi di mandorle ancora verdi."

W. Disney
Perri
Mondadori

Questo testo è tratto dal mio libro di letture di scuola elementare...ogni stagione porta con sé tante novità da scoprire e riscoprire sempre con occhi diversi per non smettere mai di stupirci dei doni che la natura ci offre...