lunedì 24 ottobre 2011

Un albero generoso: il castagno


"Riconoscerlo non è difficile.
E' un albero grande, dalla chioma tondeggiante e dal fusto diritto, che può raggiungere i trenta metri di altezza e un diametro del tronco di oltre due metri.
Le foglie sono grandi e oblunghe-lanceolate, dal margine seghettato e dal bel colore verde lucido.
In inverno il castagno perde le foglie, che ricrescono a primavera.
Solo quando queste sono rigogliose ha luogo la fioritura, alla quale segue la crescita dei ricci che contengono le castagne, frutti nutrienti e prelibati.
Il castagno è un albero longevo, che può vivere centinaia e talvolta migliaia d'anni.
Ad esempio sull'Etna ancora vive il famoso Castagno dei Centocavalli, che misura ben cinquantatre metri di circonferenza e pare abbia più di quattromila anni di età.
Un tempo i castagneti erano un tesoro per i montanari. La farina di castagne costituiva la base dell'alimentazione di coloro che vivevano in montagna.
Il legno di castagno, durevole, resistente alle intemperie, ma facilmente lavorabile, con sentiva di costruire tutto, dai mobili agli infissi, alle architravi delle case, ai puntelli per le miniere, alle doghe per le botti. Ancor oggi il legno di castagno è quello usato per tutto ciò che deve resistere alle intemperie come i pali del telefono e le traversine delle ferrovie. Gli scarti, poi, danno legna da ardere e ottimo carbone."


A. Bardi

da "L'orsa"- ottobre 1988

Anche questo breve testo è tratto dal mio libro di letture della mia infanzia; qui l'autore mette in evidenza 
solo le caratteristiche oggettive dell'albero e il suo utilizzo senza comunicare il suo punto di vista o emozioni particolari.

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